Programma del viaggio

Organizzazione tecnica Travel design Studio - Bergamo

1° giorno, lunedì 14 ottobre 2024: Milano Malpensa > Singapore
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo di linea Singapore Airlinesdiretto a Singapore.

2° giorno, martedì 15 ottobre 2024: Singapore > Hanoi
Arrivo a Singapore e coincidenza con volo diretto a Hanoi. Incontro con la guida e il bus privato e trasferimento in centro città. Pomeriggio dedicato alla prima visita panoramica di Hanoi, con una rilassante passeggiata in auto elettrica e con la visita del lago di Hoan Kiem, noto come il “lago della spada restituita”, e della pagoda di Ngoc Son. Sistemazione nelle camere riservate in hotel e resto del pomeriggio a disposizione per relax.

3° giorno, mercoledì 16 ottobre 2024: Hanoi
Intera giornata dedicata al completamento della visita della capitale vietnamita, con il Mausoleo di Ho Chi Minh (esterno), la storica abitazione in legno su palafitta, la piccola Pagoda su una colonna, il tempio della Letteratura Van Mieu, prima università vietnamita, e la Pagoda di Trang Quoc, che affaccia sul grande Lago dell’Ovest e il tempio taoista di Quan Thanh. Al termine delle visite si assisterà ad uno spettacolo di marionette sull’acqua, una forma d’arte folkloristica diffusa nel nord del Vietnam.

Hà Noi, che significa “tra i fiumi”, in vietnamita, sorge sulla riva destra del Fiume Rosso a 130 km dalla sua foce nel Golfo del Tonchino, e ha avuto numerosi nomi durante la sua lunga storia, tra cui Đông Kinh, capitale dell’Est. Hanoi è stata città capitale imperiale della dinastia Lý dal 1010, durante la dinastia Le dal 1428 al 1788, nel corso dell’occupazione coloniale francese dal 1902 al 1953, e, nuovamente, dopo la riunificazione del 1976.
Ora capitale politica del Vietnam, è costituita da diversi laghi costellati da isolette che caratterizzano il paesaggio urbano. Hanoi si presenta come una tipica città francese d’ inizio secolo, con lunghi viali, parchi e costruzioni che richiamano appunto lo stile francese, retaggio della dominazione coloniale. Non mancano però aspetti che richiamano la secolare cultura asiatica. Malgrado i bombardamenti subiti dalla città infatti, buona parte dei suoi edifici storici sono ancora in discrete condizioni. Un’immagine tipica dell’antica architettura vietnamita è fornita dal Tempio della Letteratura, dedicato a Confucio nel 1.070 da antichi eruditi e letterati, che qui fondarono la prima università del paese, senza tralasciare il tempio di Ngoc Son, ubicato su un’isoletta del lago Hoan Kiem. Altre importanti attrattive storiche della capitale sono la Pagoda Mot Cot in legno che poggia su un unico pilastro, costruita nel 1.049 a rappresentazione della purezza del fior di loto
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4° giorno, giovedì 17 ottobre 2024: Hanoi > Baia di Ha Long
Partenza per la costa est verso il porto di Hon Gai (150 Km, 2h15’) e imbarco per la crociera sulla baia di Ha Long.
Durante la crociera, si effettueranno alcune escursioni alla scoperta di grotte e piccole lagune.

Ha Long. Il nome Ha Long significa 'luogo dove il drago si è inabissato nel mare' e si riferisce ad un’antica leggenda secondo la quale le centinaia di isolotti che costellano la baia sarebbero i resti della coda di un drago, inabissatosi nelle acque. Le sue 3.500 isole di rocce carsiche ammantate di verde che emergono dalle acque smeraldine del golfo di Tonchino, hanno subito nei millenni l'opera di erosione del vento e dell'acqua, creando faraglioni e laghetti interni, accessibili attraverso passaggi che spariscono durante l'alta marea. Hang Dan Go, la grotta dei pali di legno, è probabilmente la più interessante grazie alle sue grandi cavità decorate con stalattiti e stalagmiti. Durante le mezze stagioni, la foschia del mattino crea effetti suggestivi, facendo apparire e scomparire isole e rocce in lontananza.


5° giorno, venerdì 18 ottobre 2024: Baia di Ha Long > Hanoi > Da Nang > Hoi An
Naviga nella baia ritornando verso il porto. Sbarco e partenza in bus per il rientro ad Hanoi in tempo utile per l’imbarco sul volo nazionale pomeridiano per Da Nang. All’arrivo trasferimento in hotel a Hoi An.

6° giorno, sabato 19 ottobre 2024: Hoi An
Partenza per la visita alle rovine del santuario di My Son, il sito archeologico più suggestivo del Vietnam, patrimonio UNESCO. Rientro a Hoi An e pomeriggio dedicato alla visita guidata della cittadina, che ha conservato il fascino dell’antico: lungo le sue vie, si trovano ancora antiche abitazioni cinesi e giapponesi originali del XVI e XVII secolo, in legno. Pranzo e cena in ristorante locale e pernottamento.

Hoi An. Conosciuta anche come Faifo. Città portuale fondata dai Champa con il nome di Hai Pho. La città
vecchia, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è un esemplare ben conservato di porto commerciale tra il XV ed il XIX secolo dell’Asia sud-orientale, i cui edifici mostrano una fusione unica di tradizione locale e influenza straniera. Hoi An è stata anche la prima città dell’area a cristianizzarsi e tra i vari missionari, nel XVI secolo, vi giunse Alexandre de Rhodes, un francese che ideò l’alfabeto quoc ngu derivato dal latino e adottato nelle lingua scritta vietnamita a partire dalla fine dell’occupazione francese. La città ospita numerosi piccoli musei che mettono in mostra la storia della regione, come il Museo della cultura Sa Huynh e il Museo del commercio della ceramica.
My Son. nella magica atmosfera di una vallata solitaria, immerse nel verde della foresta tropicale, sorgono infatti alcune torri Cham, testimonianza della più antica etnia del Paese e di un vasto complesso di monumenti religiosi collegati l’un l’altro, in origine comprendente più di 70 strutture.
My Son fu il più importante centro spirituale e religioso del Regno Champa. Le distruzioni della guerra hanno causato gravi perdite e oggi è possibile vedere i resti di solo 25 strutture.

7° giorno, domenica 20 ottobre 2024: Hoi An > Da Nang > Hué
Pensione completa.
Partenza per Da Nang e visita del Museo Cham, ricco di sculture e testimonianze dell’antica civiltà dei Champa. Proseguimento per Hué (Km 95, 2h) e nel pomeriggio inizio della visita della città, con la Cittadella Imperiale.

Đà Nang. Tourane durante il periodo coloniale francese, sorge sulla riva occidentale del fiume Hán nel centro del paese. Nell’agosto del 1858 le truppe francesi arrivarono nella città per ordine di Napoleone III cominciando così l’occupazione coloniale francese dell’area. Durante la guerra del Vietnam, nel marzo del 1965 i marines americani sbarcarono sulla spiaggia dopo violenti bombardamenti, dieci anni dopo, abbandonata dalle truppe del Vietnam del Sud, fu occupata dai guerriglieri comunisti che entrarono in città senza sparare un colpo.
Hué è ritenuta da molti la più bella città del Vietnam. Si trova sulle rive del Fiume dei Profumi, tra mare e monti, sul ristretto corridoio che collega Hanoi a Ho Chi Minh. Conosciuta fin dall’antichità con il nome di Phu Xuan, è stata una dei maggiori centri culturali, religiosi ed intellettuali del Vietnam e ne fu capitale nei decenni precedenti la colonizzazione francese. Dimostrazioni della sua grandezza sono le maestose tombe imperiali della dinastia Nguyen e i resti della Cittadella, all’interno delle cui mura, costruite dai francesi secondo i dettami dell’architettura militare europea, si trovano alcuni dei più begli esempi dell’architettura classica vietnamita: la Città Imperiale, i nove cannoni sacri, il Palazzo dell'Armonia Suprema e la Sala dei Mandarini. Il complesso monumentale di Huè, memoria di antico splendore, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993, nonostante siano ancora visibili, a distanza di quarant’anni, i danni inferti dalla guerra.

8° giorno, lunedì 21 ottobre 2024: Hué > Ho Chì Minh City
Continuazione delle visite guidate di Hué, con una breve crociera in barca tradizionale sul fiume dei profumi.
Discesa presso la pagoda buddista di Thien Mu (conosciuta anche come Pagoda della Signora celeste). Qui visse il celebre monaco Thích Quảng Ðức, che in segno di protesta contro il regime cattolico del sud del Vietnam che perseguitava i credenti buddisti, si diede fuoco nel 1963. A seguire, visita alle tombe imperiali di Minh Mang immersa tra i verdi giardini in stile cinese e in posizione panoramica sulle colline. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo diretto a Ho Chì Minh City.

9° giorno, martedì 22 ottobre 2024: Ho Chí Minh > Mekong > Ho Chi Minh
Partenza di primo mattino in bus per Ben Tre, località a sud di Ho Chi Minh City da dove avrà inizio una escursione in barca sul fiume Mekong il più importante del sud est asiatico. Durante la navigazione sul Mekong si avrà la possibilità di osservare da vicino le varie attività che caratterizzano questo fiume: laboratori locali specializzati nella produzione di mattoni, piccoli produttori di dolcetti al cocco, pesca.
Proseguimento sulla terraferma con un carretto locale attraverso verdeggianti campi di riso e altre piantagioni di frutta e verdura, e sosta presso una famiglia locale per una lezione di cucina tradizionale.
Proseguimento della navigazione su sampan, cioè sulle piccole imbarcazioni tradizionali a pelo d’acqua lungo canali più stretti, per una completa immersione nella tipica vegetazione del delta caratterizzata da palme d’acqua. Ritorno in bus a Ho Chi Minh.

10° giorno, mercoledì 23 ottobre 2024: Ho Chì Minh City > Cu Chi > Ho Chì Minh City > Siem Reap
Partenza per Cu Chi, per la visita guidata del parco dove sono stati conservati i tunnel scavati dalla popolazione vietnamita durante le guerre contro Francia e Stati Uniti. Rientro a Ho Chi Minh e visita guidata del centro città, con gli eleganti boulevard in stile francese, il Museo della Guerra, e un tempio Caodaista, religione diffusa nel sud del Vietnam.
Al termine, trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’ imbarco sul volo diretto a Siem Reap. All’arrivo incontro con la guida cambogiana.

Cu Chi dista da Saigon circa 60 chilometri. La sua famosa rete di gallerie, costruita alla fine degli anni ’40 dai Viet Minh durante la guerra contro i Francesi, fu ampliata negli anni ’60 dai Vietcong fino a raggiungere i 250 chilometri di lunghezza e i 7 metri di profondità. Si tratta di una grande ed inespugnabile città sotterranea a più livelli e ricca di passaggi nascosti, in cui vissero molti guerriglieri durante i periodi di conflitto.
Ho Chí Minh. Già Saigon, è la più grande città del Vietnam. Sài Gòn nasce come piccolo villaggio di pescatori sulla sponda occidentale del fiume omonimo, in un’area paludosa. L’espansione della città si deve a Nguyen Phuc Chu, un nobile inviato nel 1698 a stabilire le strutture amministrative dell’area. Ma furono i francesi, durante l’occupazione coloniale a renderla una città di primaria importanza. I francesi furono poi sconfitti dai Viet Minh nella battaglia di Dien Bien Phu nel 1954 e si ritirarono dal Vietnam. Piuttosto che riconoscere il nuovo governo comunista, i francesi diedero il loro appoggio al governo fantoccio dall’imperatore Bao Dai che controllava il sud del paese, dividendo de facto il paese tra la Repubblica Democratica del Vietnam al nord e il Vietnam del Sud, dove Bao Dai fu poi deposto dal suo primo ministro Ngô Đình Diem nel 1955. Alla conclusione della Guerra del Vietnam, nel 1975, le forze del Fronte di Liberazione Nazionale liberarono la città e la dedicarono a Ho Chi Minh, padre fondatore del Vietnam socialista.
Il cuore della città è ancora adorno degli eleganti boulevard tracciati dai francesi, con i bei Palazzi della Riunificazione, del Municipio, del Teatro municipale dell’Opera, delle Poste, del Comitato Centrale cittadino e della cattedrale di Notre-Dame. Molto pittoreschi anche il vecchio Hotel Majestic, gli hotel Rex e Caravelle, al tempo frequentati dagli ufficiali americani e dai corrispondenti di guerra e il mercato di Ben Thanh.
La Chiesa della Terza Rivelazione, o Cao Đài, luogo elevato, fu fondato nel 1926 da Ngo Minh Chieu come un tentativo sincretico di costruire una religione ideale, mescolando le tradizioni religiose e filosofiche d’Occidente e d’Oriente. Il caodaismo infatti contiene elementi buddisti, confuciani, taoisti, induisti, spiritisti, cristiani e islamici. L'eclettismo della religione si riflette nei templi, che combinano gli elementi architettonici di una chiesa e di una pagoda in uno stravagante stile rococò. I vietnamiti seguaci del caodaismo sono oggi circa 7-8 milioni.
Tra i molti "santi", che nel caodaismo sono considerati manifestazioni del divino, ci sono il dio indù Krishna, il mitico conquistatore preistorico tartaro dell'Indocina, e inventore delle arti marziali, l'imperatore Huang Vong, Mosè, Buddha, Lao Tze, Confucio, Gesù, Maometto, Sant'Antonio abate, Giovanna d'Arco, Victor Hugo, il presidente cinese Sun Yat Sen…

11° giorno, giovedì 24 ottobre 2024: Siem Reap
Intera giornata dedicata alla prima visita dell’immenso sito archeologico di Angkor, antica capitale dell’impero Kmer. Si visiteranno il tempio buddista di Bayon, caratterizzato dalle immense sculture di Buddha, il Baphoun, tempio dedicato a Shiva, con l’area del Palazzo Reale delimitata dalla Terrazza degli Elefanti e dalla Terrazza del Re Lebbroso. Il suggestivo Ta Prohm, dove i secolari alberi della foresta cambogiana hanno sovrastato e integrato le strutture in pietra. Nel pomeriggio visita dell’imponente tempio di Angkor Wat, simbolo della Cambogia, che compare anche sulla bandiera nazionale.

Angkor centro dell’Impero Khmer tra il IX ed il XV secolo, è il più vasto sito religioso al mondo. Poco dopo la sua ascesa al trono nell’889, re Yasovarman I vi spostò la capitale facendo terrazzare e adornare di santuari la collina di Phnom Bakheng. La nuova capitale venne chiamata Yasodharapura, nome che la città mantenne fino al 1431, nel corso dei secoli in cui fu abitata. Il governo e gran parte della popolazione abbandonarono Yasodharapura e si trasferirono a Phnom Penh a seguito dei continui saccheggi subiti dai Thai del Regno Ayutthaya. Il termine Angkor cominciò in realtà a essere utilizzato quando l’Impero Khmer si era ormai dissolto.
Nella zona sono stati ritrovati 72 templi principali e un migliaio circa di templi secondari, gran parte dei quali in rovina. Il Parco Archeologico di Angkor si estende oggi su 400 km2, ma le ricerche degli archeologi hanno portato alla luce l’esistenza di un complesso urbano vasto più di 1000 km2, che si ipotizza potesse ospitare circa 700.000 abitanti. Il più conosciuto dei templi è l’Angkor Wat, che fu l’unico dei templi di grandi dimensioni a non essere mai abbandonato, continuando ad essere utilizzato come monastero buddista anche dopo il XVI secolo.
Fatto costruire dal re Suryavarman II nel XII secolo, probabilmente come suo mausoleo: infatti, l’entrata principale è situata a ovest, come nei templi funerari, e non a est, come consuetudine per i templi indù. Il tempio è a forma di rettangolo con un fossato che circonda completamente il muro perimetrale di 3,6 Km. Al centro del tempio si trovano cinque torri che simboleggiano il Meru, la montagna degli dei nella religione indù.
Angkor Vat è diventato il simbolo della Cambogia, tanto che appare sulla bandiera nazionale.

12° giorno, venerdì 25 ottobre 2024: Siem Reap > Banteay Srei > Banteay Samre > Siem Reap
Intera giornata dedicata al proseguimento della visita guidata, con la parte nord del sito archeologico: si visiteranno Banteay Srey, conosciuto anche come “tempio delle donne” per la raffinata grazia dei bassorilievi che ricoprono i monumenti, Banteay Samre, NeakPean, fontana costruita nel centro di una piscina immersa nella foresta e del tempio di Preah khan.

Banteay Srei. Tempio induista del X secolo, a circa 28 Km da Siem Reap, vero gioiello dell’arte khmer. Il suo nome significa Fortezza delle donne ed è dedicato al dio indù Shiva. Il tempio è costruito in arenaria rossa e le colonne e le pareti interne presentano un numero incredibile di accuratissime decorazioni.
Il tempio venne utilizzato fino al XIV secolo, poi fu abbandonato. Riscoperto nel 1914, per anni fu meta di ladri che ne trafugarono le opere d’arte rivendendole poi sul mercato nero.
Banteay Samré. Tempio induista, a est del baray orientale di Angkor. Sebbene non sia stata rinvenuta la stele di fondazione, pare sia stato costruito su iniziativa di un alto funzionario di corte durante il regno di
Suryavarman II, agli inizi del XII secolo.
Neak Pean. Tempio situato su un'isola artificiale poco a nord di Angkor Vat, edificato dal sovrano Jayavarman VII. Il nome del tempio significa serpente intrecciato e fa riferimento al leggendario serpente Naga situato alla sua base. Il complesso ricorda l'Anavatapta, il lago leggendario che dovrebbe trovarsi sull'Himalaya.
Preah Khan. Complesso poco a nord di Angkor Vat, costruito verso la fine del XII secolo dal re Jayavarman VII. Una serie di gallerie rettangolari concentriche circondano il santuario buddista con una torre centrale, rimasto in gran parte non restaurato e con alberi e arbusti cresciuti tra le rovine. Nel complesso coesistono santuari buddisti e altari induisti a testimonianza del clima di tolleranza religiosa sotto Jayavarman VII.

13° giorno, sabato 26 ottobre 2024: Siem Reap > Tonle Sap > Siem Reap
Visita di un villaggio tradizionale fatto di palafitte e abitazioni galleggianti sulle rive del lago Tonle Sap e crociera sul lago.

Tonlé Sap. Grande lago in khmer. Il più grande lago del Sud-est asiatico, occupa il bacino limitato a nord dalla catena dei Monti Dângrêk e a sudest dai Monti Cardamomi. Alimentato da numerosi immissari, tributa al Mekong, ma limitatamente al periodo dell’anno compreso tra ottobre e giugno; nella stagione estiva, infatti, a causa delle piogge monsoniche, le acque del fiume scorrono in senso opposto. Il Tonlé Sap funge così da scolmatore del Mekong, impedendone rovinose esondazioni nella stagione delle piogge.

14° giorno, domenica 27 ottobre 2024: Siem Reap > Singapore
Trasferimento in tempo utile in aeroporto per il volo diretto a Singapore.
All’arrivo incontro con la guida locale e trasferimento in città per la visita panoramica, comprendente i grattacieli del Central Business District in vetro e cemento, il Merlion, la grande fontana simbolo della città, la statua di Sir Stamford Raffles, il Riverside, ed il nuovo avveniristico quartiere di Marina Bay con i grattacieli gemelli che sorreggono la navicella dello Sky Park.
Ritorno in aeroporto in tempo utile per il volo per Milano Malpensa.

Singapore. Isola-città-stato situata sulla punta meridionale della penisola malese, 152 Km a nord dell’equatore. Singapore è il quarto principale centro finanziario del mondo, il secondo paese più densamente popolato del mondo, il paese con la più alta concentrazione di milionari e il suo porto è tra i cinque più trafficati del globo.
Secondo una leggenda, il principe di Sumatra Sang Nila Utama, sbarcato dopo una terribile tempesta, s’imbatté in uno strano animale, forse una tigre della Malesia, che gli fu detto essere un leone. Fondò così Singapura, città del leone in sanscrito. Verso la metà del XIII secolo Singapore divenne uno Stato vassallo dell'Impero di Giava, nel XV secolo fu conquistata dal Sultano di Malacca e nel 1511 dai portoghesi, poi dagli olandesi e rivendicata dagli inglesi. Sir Thomas Stamford Raffles fu il fondatore della città moderna e grazie a lui Singapore divenne un centro commerciale importante e nel 1867 colonia della corona. Occupata dai giapponesi nel febbraio 1942, tornò all’Impero britannico il 12 settembre 1945. Nell'agosto 1963, Singapore dichiarò unilateralmente l'indipendenza dal Commonwealth e si unì alla federazione malese. Due anni più tardi fu proclamata l'indipendenza.

15° giorno, lunedì 28 ottobre 2024: Singapore > Milano Malpensa
Arrivo a Malpensa.